Tag: assenza di politica

  • Mangiafuoco

    Mangiafuoco

    Mangiafuoco, uno dei testi più significativi e carichi di verità di Eduardo Bennato, descrive con lucidità il comportamento di chi detiene il potere e non vuole abbandonarlo.
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  • La Coerenza

    La Coerenza indica la costanza logica del proprio pensiero e delle proprie azioni. (altro…)

  • Era già l’ora che volge il disio

    Era già l’ora che volge il disio

    Era già l’ora che volge il disio
    ai navicanti e ‘ntenerisce il core
    lo dì c’han detto ai dolci amici, addio…

    Ottavo Canto

    L’inizio dell’ottavo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri sembra combaciare con ciò che sta accadendo in questi giorni a Marcianise: l’azienda statunitense Jabil ha deciso di mollare i remi, lasciando a casa più di 400 lavoratori (clicca e leggi https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/addio-marcianise-jabil-chiude-definitivamente-mrfggvvq).

    nuove sponde
    Ovviamente, l’attracco verso nuove sponde più appetibili era nell’aria già da un pó di tempo e si formalizzerà il 30 aprile 2024.
    incentivi

    Infatti, già nel corso degli anni scorsi ci sono stati tagli al personale, incentivati con l’erogazione di importanti contributi (anche) statali.

    Zona industriale obsoleta
    Il 30 aprile si porrà fine a questa ennesima realtà industriale che abbandonerà (clicca e leggi Politica che?) l’ormai obsoleta e fatiscente zona industriale di Marcianise , un tempo fiore all’occhiello del Sud Italia.

    Domanda
    Il grande punto interrogativo è: a chi attribuire le colpe?

    Politica Nazionale
    Di certo, una buona fetta di responsabilità è da attribuire alla politica nazionale (clicca e leggi I partiti politici), la quale risulta incapace di incidere seriamente sul costo del lavoro e sulla capacità di attrarre e garantire la permanenza delle multinazionali in loco.

    mercati e multinazionali

    Va anche detto che, nell’era della tecnologia, della globalizzazione non regolamentata e dell’acquisto del debito pubblico statale, chi decide le sorti di una Nazione sono le grandi multinazionali ed il mercato, a discapito delle scelte programmatiche di politiche serie e visionarie, tra l’altro, non pervenute da anni.

    Infine, ancora una volta si è stati spettatori dello sciacallaggio attuato dai colossi industriali, quest’ultimi veri avvoltoi delle risorse economiche statali, umane e territoriale, capaci di lasciare lunga la strada disoccupati, inquinamento, zone da bonificare e divieti di coltivare terreni, la vera fonte di ricchezza del nostro “ventre della vacca”.

    Politica locale? 
    e la politica locale che fa?

    Niente, o poco più, a parte sfilare con i lavoratori in corteo e pubblicare fotografie dal balcone, non alza la voce verso i “capibastoni” locali seduti in Parlamento o in Regione per pretendere politiche di salvaguardia del territorio, non si impegna a creare di proprio pugno occasioni occupazioni capaci di rilanciare la Città, non convoca un tavolo serio e risolutivo con gli organi preposti per riorganizzare l’area industriale.

    gli intrappolati

    Insomma, avvolte le bandiere, gli unici che restano intrappolati alla deriva sono i lavoratori, costretti a trovare una nuova collocazione, molto probabilmente, lontano dal territorio natio.

     

     

  • La “politica” su Facebook

    La “politica” su Facebook

    La “politica”  su Facebook ormai è all’ordine del giorno. (altro…)

  • Il panettone di Santa Venere

    Il panettone di Santa Venere

    Il Panettone di Santa Venere è divenuto, nel corso del tempo, quasi un dolce tipico della periferia di Marcianise.

    Prodotto gastronomico
    I “buongustai” da ogni dove ne apprezzano la forma, la dimensione, quasi cercando di imitarne il colore ed anche qualche crepa.

    le qualità
    Infatti, tra le tante “qualità” del panettone di Santa Venere rientrano le fratture presenti sul telo superficiale formarsi per l’età di giacenza e per l’azione degli agenti atmosferici, i fumi e le esalazioni emesse, ed i prodotti inquinanti grossolanamente trattenuti dal materiale di copertura ormai corroso.

    la Santa
    Ebbene, nonostante che a poca distanza c’è una Santa che ha diviso le coscienze dei credenti e degli agonisti (clicca e leggi A’ Scampagnata a Santa Vennera ), ha celato storie fantasiose ricoperte da un velo di veridicità, alcun intervento è stato progettato e realizzato.
    preghiere
    Eppure, più volte è stato chiesto alla Santa di intercedere attraverso la coscienza degli esseri umani per la risoluzione del problema, ma ad oggi, ogni preghiera è stata vana, ogni credente è stato deluso, ogni elettore è rimasto illuso (clicca e leggi Ei fu panettone)
    quasi maggiorenne
    Infatti, a furia di notizie spot, enunciazioni di rimozione dello storico panettone (clicca e leggi https://amp.casertanews.it/attualita/rifiuti-santa-veneranda-panettone-bonifica-regi-lagni-incontro-iodice-marcianise.html), i concittadini hanno quasi dimenticato l’esistenza dell’ecomostro, attendendo però il compimento della maggiore età per dedicargli un’indimenticabile festa con tanto di scampagnata, buffet, fuochi d’artificio e foto-collage che ne racconteranno la storia e l’evoluzione.

    conclusione
    A questo punto, mi chiedo: sarà Santa Venere o Santa Vennera a conoscere e custodire, in segreto, la data fatidica in cui il quasi maggiorenne Panettone di Santa Venere passerà a miglior vita? 

  • Secondo voi

    Secondo voi

    Secondo voi, è possibile definire una casa pulita senza togliere la polvere da sotto al tappeto e sulle suppellettili?
    Secondo voi, ha senso ampliare la propria abitazione se l’unità familiare diminuisce?


    A rigor di logica, rispondendo negativamente a queste due semplici domande, è facile dedurre che questa “grande e straordinaria conquista”, di qualche giorno orsono, l’approvazione del Puc, tanto memorabile non è.

    sobrietà ed umiltà
    Intanto una maggiore sobrietà non farebbe male: si tratta di un’operazione che ha avuto una gestazione ventennale e che ha coinvolto tante amministrazioni.

    Può l’Ufficiale d’anagrafe del Comune dire che il bambino è suo solo perché è lui a trascriverlo nel registro della popolazione del Comune?

    scusate il ritardo
    Non oso assolutamente pretendere il principio di “non appagamento” di morotea memoria (mi rendo conto viviamo in un altro mondo, in un’altra dimensione), quantomeno sarebbe stato opportuno esordire ed anticipare il trionfalismo con uno “scusate e perdonate il ritardo” rivolto ai cittadini.
    ma l’ordinario?
    Ci si vanta dello “straordinario”, ma quando si metterà mano all’”ordinario”?: l’incuria degli spazi verdi ed delle aree intrattenimento per bambini (clicca e leggi Chiusura per incolumità pubblica ),
    le strade ridotte a colabrodo percorribili ormai solo con mezzi cingolati, la mancata manutenzione ordinaria delle caditoie (clicca e leggi Blatte sfrattate),  fontane chiuse da un pezzo, l’aspetto spettrale dell’area industriale ridotta ad un numero crescente di capannoni sventrati, centri sportivi (vedi piscina comunale) lasciati marcire come mele al sole, la dismissione annosa della biblioteca e via discorrendo.

    Detto questo, chiarisco che la mia non è una critica cieca nei confronti dell’approvazione del Puc, ma più specificamente un punto di vista fattuale dello stato in cui versa la città.

    Pensiero
    A mio parere, non vedo nulla di vittoriosamente indimenticabile per la Città nell’approvare il Piano urbanistico comunale, anzi, vedo solo polvere nascosta (nemmeno tanto bene) sotto un tappeto rattoppato a mala pena.
    Conclusioni
    Una città può dirsi vivibile non di certo perché ha uno strumento operativo, ma solo se riesce ad utilizzare quello strumento per raggiungere risultati concreti per i cittadini.