Distanziamento da covid

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Nell’era della competizione, dove l’individualismo padroneggia, il covid ha dato il colpo di grazia al distanza sentimentale tra le persone.

Sono ormai trascorsi quasi due anni da questa situazione di fatto, dove il distanziamento metrico ha allontanato socialmente anni luce le persone.

Infatti, tutti i buoni propositi di comprensione, solidarietà e rispetto dell’ambiente, sbandierati dai balconi durante il lockdown, sono andati disertati non appena vi è stata la “riappropriazione della libertà”.

Quali sono le cause di tanta ingordigia? Quale scopo si vuole perseguire andando avanti di questo passo?

Alcuni hanno accostato questo periodo storico al secondo dopoguerra. A mio avviso il paragone è totalmente fallimentare. Tralasciando le condizioni economiche completamente differenti, ciò che muove oggi le persone è un sentimento di arrivismo sfrenato dettato da una società rivolta al consumismo, etichettata dal canone del possesso e dell’apparenza, condita dal vizio dell’invidia.

A questo punto bisognerebbe fermarsi, guardarsi indietro scrutando i comportamenti solidali dei nostri avi, ritornando ad essere ció che eravamo, mentre ora, non siamo nemmeno più capaci di comprendere dove vogliamo arrivare.

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