L’Essere esprime la vera identità di una persona, le sue viscere fatti di comportamenti e sentimenti, l’Apparire è mettersi in vista verso gli altri, mostrarsi per ciò che, il più delle volte, non si è oppure si vorrebbe essere.
Perché si vuole apparire e difficilmente si vuole essere?
Principalmente, l’era che stiamo vivendo è costituita da modelli preconfezionati ed omologati, i quali mossi dalla pubblicità e dai social network, imprimono nelle persone il desiderio di voler diventare ciò che non si é.
La debolezza della personalità alimentata dalla poca fiducia nei propri mezzi e dalla voglia di un’effimera competizione, creano il terreno fertile per formare dei personaggi, che usando i social network, cercano di reprimere il loro senso di solitudine e disagio sociale.
Così ci capita di imbatterci in profili Facebook o Istagram dove costatiamo la trasformazione totale di un viso o un corpo nel nome dell’apparenza a discapito dell’essere. Oppure, ci troviamo ad essere incolpevoli partecipanti di momenti intimi sbandierati al mondo interno, tutto ciò con lo scopo di scaturire invidia nello spettatore.
Eppure se si utilizzassero i social network in maniera costruttiva si creerebbero collegamenti e scambi culturali formidabili.
Forse questo tempo ha portato via (spero non definitivamente) l’essere se stessi e la nostra intimità. Credo che sia giunta l’ora di comprendere che siamo molto più di quello che mostriamo, anzi, siamo sicuramente meglio di quello che vogliamo apparire.
L’unicità di una persona ha un valore inestimabile, tutto il resto ha un prezzo.
