Politica che?

È davvero questa la politica che merita la nostra città?

Continue accuse trasversali che inneggiano alla denuncia, protagonismi inutili e fastidiosi, selfie di “vallette” che antepongono il corpo alle idee, sterili cultrici fotografiche di congressi di partiti, tutto ciò sotto gli occhi dei Cittadini e del Commissario Prefettizio. (Leggi anche Tua culpa. )

A proposito di quest’ultimo, sembra che, in più occasioni, i concittadini abbiano espresso stima e simpatia per gli ultimi due servitori dello Stato, anziché per la classe politica odierna.

Un attendo osservatore dovrebbe chiedersi e ricercare il motivo di questo allontanamento della comunità dai precedenti rappresentati politici.

Motivo ben presto detto: gli elettori sono stufi della priorità della battaglia interpersonale degli eletti a discapito di una città che attende uno spiraglio di luce dal nuovo giorno.

Spero che ci si renda conto che fintanto non si esce dall’impasse della mediocrità propagandistica e si dimentichi di invocare il tribunale penale per provocazioni insignificanti, non si creeranno mai le basi di una nuova visione della città sviluppata sugli interessi ed i servizi destinati alla collettività.

E tu, ti senti rappresentato da questo genere di politica? 

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