Resta vile maschio, dove vai?

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Anni fa il compianto cantautore Rino Gaetano incideva una canzone dal titolo: Resta Vile Maschio, dove vai?

Indipendente?
Rileggendo il titolo della canzone di Gaetano, forse il primo cittadino di Marcianise avrà pensato lo stesso pezzo musicale da attribuire al consigliere comunale Giandomenico Colella, il quale dichiaratosi indipendente pochi giorni orsono, è entrato a far parte dello schieramento dei moderati di Zannini, abbandonando in precedente cavallo leghista onorevole Zinzi. (Clicca e leggi La Transumanza).
Ping Pong
Eppure, parafrasando tra i testi dell’intramontabile ed attualissimo Rino Gaetano, sembra che questa maggioranza, costruita a colpi di diktat: “per il bene della città” sta giocando a “Ping Pong”.
tennisti professionisti
Infatti, utilizzando la rete sguarnita ed invisibile che divide il campo tra maggioranza ed opposizione, i partecipanti al gioco balzano da un’area all’altra dell’emiciclo comandati dai professionisti tennisti da tavolo.
Tattica
Riflettendoci bene, la prima pallina lanciata denominata Pratillo (clicca e leggi Dai, vieni avanti!) può essere considerata un dilettante allo sbaraglio al cospetto del semi-professionista Colella, il quale con questa giocata ad effetto, potrebbe spizzare una volée vincente portando sul tabellone dei punti consiliari ben 4 consiglieri comunali di matrice moderata ed indipendentista.

bivio
Stando così le previsioni del gioco, il primo cittadino e la prima consigliera comunale eletta per numero di voti, si troverebbero dinanzi al fastidioso bivio: sottostare alle richieste dei moderati o perdere, oltre al Colella, altri due consiglieri salutando la tanto sofferta e conquistata maggioranza?

La città
Uscendo dalle trame del gioco ed utilizzando il significato puro, sincero e genuino della frase “per il bene della città” alcune riflessioni sono doverose:

conclusioni
Credo che, all’indomani delle elezioni sarebbe stato molto meglio, in termini di affidabilità, il tanto auspicato “patto di responsabilità” tra le maggiori forze politiche in campo, sbaraccando la possibilità delle dispute di queste partite, mettendo in un angolo la prova di forza e lavorando ad un programma condiviso per dare davvero una svolta essenziale alla città.

far west elettorale
Inoltre, la sfaldatura dei partiti politici in una città importante come Marcianise ha decretato il far west elettorale, senza una guida, senza un’ideale, favorendo l’ascesa a chi sa usare e far funzionare matematicamente il cervello.

interrogativo agli elettori

In aggiunta, è indispensabile porre una domanda agli elettori: dopo tre mesi dalle elezioni riconoscete la persona a cui avete dato fiducia?

Infine, mi chiedo quando capiremo che per dar fine a questo teatrino bisognerà organizzare strutture partitiche locale capaci di creare programma chiari e realizzabili, con l’obiettivo di generare benessere alla comunità, tenendo fuori i cosiddetti “capibastoni”, ristabilendo l’egemonia dell’interesse collettivo a discapito di questo egocentrismo che ha distrutto quel poco di buono che aveva il nostro territorio.

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