La storia siamo noi

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In una strofa della canzone “la storia siamo noi” del cantautore Francesco De Gregori compare un verso che rivoluzionario per quel tempo, oggi risulta ancora attuale: “quello che hanno letto un milione di libri insieme a quelli che non sanno nemmeno parlare, ed è per questo che la storia dà i brividi”.
Società moderna
Partendo da questo assunto, per la società moderna tutto è diventato semplice, facile, immediato ed alla portata di tutti.
Progresso
Infatti, il progresso spinto dalla tecnologia ha dato la possibilità di connettersi (per esaudire qualsiasi capriccio) ad uno smartphone e con un click si può azionare il riscaldamento di casa, comandare l’aspirapolvere di pulire l’ufficio, ordinare e ricevere la cena da un pony express, addirittura conseguire una laurea prestigiosa attraverso le slide di un’università privata.  (Clicca e leggi Genitori, figli, disagio.)

Tutto ciò ha evidenziato ancor di più l’avidità e l’ostentazione dei presunti furbi, quest’ultimi incoscienti creatori di un disastro generazionale senza precedenti.

Domanda
Sicchè, la domanda da porci è: cosa porterà di utile alle future classi dirigenti questo abuso della tecnologia?

Paolo Crepet
All’interno di un coro unanime di professionisti affermati, la risposta ci viene fornita da uno dei maggiori esponenti internazionale di psichiatria Paolo Crepet, il quale evidenza che una generazione servita e riverita dai propri genitori/familiari capace anche di consigliare e facilitare il percorso formativo e lavorativo, sarà una futura classe dirigente fallimentare, incapace di prendere qualsivoglia decisioni (Clicca e leggi Il figlio giusto).

Difatti, questa decadenza intellettuale e professionale porterà inevitabilmente ad uno stato di degrado culturale, che partendo dagli infanti genera e formerà una popolazione di inetti, favorendo e racchiudendo il potere decisionale nelle mani dei pochi possessori dell’informazione e della ricchezza mondiale.

brividi
Ecco perchè bisogna comprendere i “brividi” provati nel lontano 1985 da Francesco De Gregori, oggi ormai divenute placche di ghiaccio nella mente e nella coscienza dei sapienti. 

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